Scrive Marco Maggioni che secondo l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori del Viminale, "tra il 2010 e il 2018 vi sarebbero state 2532 segnalazioni d’atti discriminatori, di cui 1512 catalogabili come hate crime/hate speech, e tra queste 212 relative alla sfera sessuale o di genere: una media di 26 all’anno, poco per invocare misure speciali." Se è vero quello che dice, perché non limitarci alle norme che già abbiamo per tutelare trans e omosessuali?
- Disparità uomo-donna
- Hate speech
- Lgbtqi+
La nostra risposta
Ciao Olivia,
Ad oggi è difficile quantificare il fenomeno dell'hate speech, in primis perché non esiste una definizione chiara e univoca e quindi il monitoraggio risulta complesso. Soprattutto perché molti discorsi d'odio sono disseminati online e sono quindi ancora più difficilmente rilevabili. Per questo non è facile sostenere che gli episodi siano pochi - sappiamo che sono fortemente sottostimati.
Nella sua indagine conoscitiva sui discorsi d'odio conclusasi recentemente, a giugno 2022, la commissione straordinaria per il contrasto di fenomeni d'odio e intolleranza ha evidenziato come il problema definitorio e conseguentemente la raccolta dati siano tra le principali sfide in questo ambito.
Se ti interessa approfondire, puoi leggere questo nostro articolo:
Le problematiche rilevate nell’indagine conoscitiva sui discorsi d’odio